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Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale (AI) è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. Permette ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce e risolvere problemi. Il computer riceve i dati, li processa e risponde.

Si tratta di un supporto concreto per l’attività umana perché trova applicazione in ambiti domestici, industriali e di ricerca.

Questa tecnologia permette quindi di realizzare sistemi, sia hardware che software, in grado di apprendere dai dati (es. dati di sensori, videocamere, file audio, immagini, testo, simulazioni, etc.) per risolvere problemi.

 

Gli algoritmi alla base dell’intelligenza artificiale possono fare molte cose diverse tra loro, come raccomandare dei prodotti da acquistare, regolare l’illuminazione e la temperatura di casa basandosi sull’analisi delle abitudini o sugli input vocali, interagire con i clienti tramite chat, riconoscere il volto di una persona per abilitare un accesso, classificare, reperire e distribuire documenti in base al contenuto, supportare i medici nella lettura delle immagini radiografiche e nelle diagnosi, individuare il tempo residuo di un impianto e dei suoi componenti prima che si verifichi un guasto. Ma può anche sostenere la promozione di società pacifiche ed inclusive, ottimizzare la gestione delle risorse energetiche e ridurre l’impatto ambientale, aiutare a generare nuovi ruoli lavorativi in sostituzione di ruoli lavorativi a basso valore aggiunto.

Le aziende che utilizzano tecnologie e sistemi dotati di AI registrano un ritorno sugli investimenti in questa tecnologia tre volte superiore rispetto a chi non le utilizza e potrebbe ottenere un aumento della produttività del lavoro compresa tra 11%-37% (studio del Parlamento europeo, previsioni al 2035).

I benefici per l’impresa, dunque, consistono nella rapidità di analisi di una grande mole di dati, che possono aiutare l’imprenditore a prendere decisioni mirate e controllare tutta la gestione aziendale.

Cybersecurity

Trascorriamo gran parte della nostra vita online. Dopo la pandemia, questo passaggio al mondo digitale è diventato ancora più evidente.

Tuttavia, oltre a nuove opportunità, il passaggio a un mondo più digitale ha portato anche nuove minacce sotto forma di attacchi informatici.

Gli attacchi informatici vengono utilizzati per rubare dati, spiare utenti e aziende, disabilitare o manipolare computer e altro ancora.

Non prendono di mira solo i personal computer, ma anche intere reti e possono essere eseguiti da singoli hacker, gruppi di hacker o persino paesi.

La CyberSecurity (CS) è l’insieme di strumenti messi a punto per proteggere e tutelare i dati in maniera attiva rispetto ad intrusioni o a furti di dati soprattutto se sensibili.

I dati digitali sono una fonte di ricchezza che va conservata al pari del patrimonio materiale di un’azienda.  Il suo compito è quindi quello di a proteggere i dati relativi ad un’azienda.

Grazie alla CS le aziende possono prevenire azioni di spionaggio industriale, danni reputazionali al brand, quindi danni economici diretti dovuti a estorsioni o indiretti dovuti al blocco dei processi e di conseguenza di produzione o erogazione servizi.

È, poi, grazie alla CS che tuteliamo i nostri dati personali gestiti dalle aziende.

Supercalcolo

Il calcolo ad alte prestazioni (HPC – High Perfomance Computing) è la capacità di svolgere, quantità enormi di operazioni ed elaborazioni di dati in tempi particolarmente ridotti.

Con l’HPC si arriva a cifre dell’ordine dei PETAFlop (quadrilioni di calcoli al secondo), quindi circa 1 milione di volte più veloce di un potente laptop o desktop.

Il supercalcolo trova applicazione nella quasi totalità degli ambiti industriali, scientifici, dell’economia, della medicina, delle comunicazioni, dei trasporti, della sicurezza, della meteorologia, dello sport, ecc.

Consente di supportare le fasi progettuali di un’azienda, ad esempio:

  • comparare le cartelle cliniche di milioni di pazienti e valutare l’efficacia di nuove cure mediche, elaborare scenari di sviluppo economico in base alle decisioni che si vogliono intraprendere, processare miliardi di dati provenienti dalla rete,
  • consentire la guida dei veicoli autonomi in maniera sempre più precisa e intelligente,
  • riconoscere un viso umano in contesti difficili,
  • creare e gestire mondi virtuali,
  • elaborare previsioni meteo sempre più affidabili,
  • mettere a punto l’assetto di una vettura da competizione quasi in tempo reale

e così via.

L’HPC permette di effettuare questi calcoli in tempi assolutamente ridotti, laddove, invece, con strumenti di calcolo tradizionali, sono richiesti giorni, settimane o mesi per giungere alle stesse soluzioni. Si riducono così i costi rispetto ad approcci basati sul trial-and-error (prova ed errore) sperimentale o su stime ed elaborazioni molto più approssimate.

Inoltre, in maniera trasversale, l’HPC può essere considerato il braccio operativo di altre tecnologie quali l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e l’IoT, per le quali l’elaborazione di immense nuvole di dati è fondamentale.

L’HPC consente quindi di avere indicazioni sulla bontà delle soluzioni progettuali in tempi rapidissimi e ciò che si andrà a realizzare sarà solo la configurazione migliore. Ciò ridurrà drasticamente i tempi di sviluppo e produzione ma anche i costi in materie prime, scarti ed energia, avendo al contempo avuto la possibilità di testare molte più opportunità costruttive, individuando per ciascuna punti di forza e debolezza.